La Svizzera ha perso due posizioni nella classifica 2015 dei paesi meno corrotti, scendendo al settimo posto. Un calo probabilmente dovuto a due casi che hanno riguardato il settore pubblico, stando al comunicato diramato mercoledì da Transparency International.
Se sul piano internazionale la Confederazione continua comunque a fare bella figura, non vuol dire che sia esente da questo fenomeno, si sottolinea nella nota. Progressi vanno ad esempio compiuti per quanto concerne i controlli per ostacolare l'ingresso nel paese di averi illeciti, il finanziamento dei partiti durante le campagne e la protezione di chi segnala episodi disonesti.
In graduatoria brillano per virtù Danimarca, Finlandia e Svezia. In fondo, in senso decrescente, ci sono Afghanistan, Corea del Nord e Somalia.
ATS/dg
Dal TG12.30: