La moschea di An’Nur di Winterthur (ZH), considerata da più parti come un luogo di radicalizzazione islamica, può rimanere, almeno per ora, nei locali del quartiere di Hegi. I responsabili dell’omonima associazione culturale e la società proprietaria dell’immobile hanno trovato un accordo davanti all’ufficio di conciliazione.
Le parti hanno concordato una nuova proroga del contratto d’affitto, ha confermato un responsabile del Tribunale distrettuale di Winterthur. Non è stato reso noto il nuovo termine di disdetta.
Il luogo di culto è finito a più riprese sotto i riflettori della cronaca come posto di radicalizzazione islamica. Secondo varie fonti, sarebbero almeno cinque i ragazzi partiti dalla città zurighese verso la Siria per combattere la jihad.
Lo scorso 2 novembre la polizia aveva effettuato un blitz nella moschea e arrestato un imam etiope che avrebbe incitato i fedeli a uccidere e a denunciare i musulmani non praticanti. La struttura era stata riaperta dopo una settimana con dei nuovi responsabili.
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