Il consiglio di Stato ginevrino ha sei mesi di tempo per stilare un rapporto su quello che è diventato “l’affaire pipì de chien”.
Ricapitoliamo: una 72enne di Ginevra ha ricevuto nel 2016 una multa di 350 franchi perché il suo cane di nome Michka ha orinato sul suolo pubblico. La legge del cantone impone infatti che i proprietari di animali debbano raccoglierne le deiezioni. Ma anche quelle liquide?
La caparbia ginevrina non si è data per vinta. Con l’aiuto del Movimento per la difesa dei proprietari di cani di Ginevra (MDPCG) ha raccolto 3'302 firme e depositato una petizione alla segreteria del Gran Consiglio, il quale venerdì ha votato senza dibattito e all’unanimita (meno un voto e un astenuto) che il consiglio di Stato si pronunci sulla questione. “Come si fa raccolgliere le urine dei cani?“ ha chiesto una deputata, “Si usa una tazza?”. “Se così stanno le cose”, ha dichiarato Manuel Alonso Unica del MDPCG, “tutti i comuni mettano a disposizione dei dispositivi per raccogliere le urine”.
ATS/Bleff