Cancellazioni, ritardi, passeggeri bloccati a terra ed esasperati, compagnie che hanno drasticamente ridotto la vendita dei biglietti. Il fine settimana di Pentecoste, come altri in precedenza, è stato segnato dai problemi negli aeroporti europei, quello di Schipol ad Amsterdam in particolare. Colpa stavolta anche delle bizze del tempo, ma la causa principale è un'altra: durante la pandemia, le società che si occupano dei servizi a terra negli aeroporti hanno licenziato in massa e ora faticano a fronteggiare la sensibile ripresa della domanda, perché è difficile assumere sufficiente personale in tempi brevi.
Tanti voli e poco personale: ritardi negli aeroporti
SEIDISERA 06.06.2022, 20:06
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Lo ammette anche il portavoce di Swissport, società leader mondiale del settore e attiva non solo a Kloten. Durante i due anni segnati dal coronavirus aveva ridotto di un terzo il suo organico di 65'000 persone: "Bisogna non solo trovare gente qualificata, ma anche poterla formare e impiegare in fretta", ricorda. La situazione a Zurigo è meno tesa che altrove, ma non per questo rassicurante.
Ne fa le spese anche l'attuale personale, costretto a tappare i buchi con ore supplementari e tanto stress. "Ho ricevuto molte telefonate di impiegati al limite, che parlano di un fine settimana di Pentecoste catastrofico", dice un sindacalista del VPOD, secondo il quale è solo questione di tempo perché anche a Kloten si arrivi a voli cancellati o pesanti ritardi. I rappresentanti dei lavoratori chiedono migliori condizioni di lavoro e salariali e si dicono vicini a decretare uno sciopero. Swissport vuole evitare questo scenario ma si dice convinta che in estate la situazione migliorerà: anche attraverso una campagna sui social media, si punta ad assumere a livello mondiale 17'000 persone e di queste 500 a Zurigo.