Gli svizzeri vogliono beneficiare di un'offerta mediatica diversificata e indipendente. Così Doris Leuthard ha commentato la netta bocciatura dell'iniziativa "No Billag", da parte di popolo e cantoni.
Secondo la ministra, che si è espressa domenica nel tardo pomeriggio in conferenza stampa a Berna, un simile risultato mostra con chiarezza che la popolazione non vuole radio e televisioni esclusivamente commerciali, e che gli abitanti di tutte le regioni sono pronti a pagare per un servizio pubblico.
I risultati definitivi delle votazioni del 4 marzo
L'esito delle urne denota la fiducia di cui beneficiano sia la SSR che le emittenti regionali e locali. Ad ogni modo, ciò "non deve impedire di riflettere sugli adeguamenti che si impongono", ha affermato la consigliera federale.
In questo senso Leuthard ha quindi ricordato che il Governo si sta già adoperando per l'avvenire: "L'Esecutivo ha già avviato i lavori per una legge sui media elettronici. L'ammontare del canone sarà ridotto a 365 franchi per le economie domestiche e la SSR non potrà incassare più di 1,2 miliardi di franchi all'anno: dovrà fare economie dal prossimo anno", ha precisato.
Ordinamento finanziario: Maurer si felicita
La netta approvazione del nuovo Ordinamento finanziario 2021 non rappresenta una reale sorpresa, ma l'ampiezza del risultato è rallegrante. Ueli Maurer, sempre durante la conferenza stampa nella capitale federale, si è felicitato davanti alla stampa per un esito 10 volte migliore di quello dell'ultima votazione su questo dossier.
Anche il ministro delle finanze, per il dossier che lo riguarda, alla conferenza stampa a Berna
La Confederazione continuerà a far capo sull'IVA e sull'imposta federale diretta per assicurare l'essenziale del proprio gettito, ha sottolineato il ministro delle finanze.
ATS/ARi