Per una rete ferroviaria più efficiente, un giorno alcune stazioni dovranno chiudere. È quanto afferma il CEO delle FFS Vincent Ducrot in un’intervista rilasciata alla NZZ am Sonntag, spiegando che “le frequenti fermate dei treni rallentano il sistema e consumano molta capacità della rete”. E aggiunge: “Per i clienti è più importante avere un treno ogni quarto d’ora che una stazione ogni cinquecento metri, dove c’è soltanto un treno ogni ora”.
Per le FFS si tratterà pertanto di stabilire delle priorità. Ma è una questione che “a breve non è all’ordine del giorno”. Ed è ancora troppo presto, aggiunge, dire quali potrebbero essere le stazioni interessate dal cambiamento.
Il CEO FFS Vincent Ducrot
Anche se alcune fermate in un futuro saranno soppresse, il trasporto pubblico continuerà a esistere, prosegue. E assicura che quelle che sono state recentemente ristrutturate o che stanno per esserlo “rimarranno sicuramente al loro posto per i prossimi trent’anni”.
Treni FFS più frequentati e più puntuali
Il Quotidiano 09.09.2024, 19:00
Ducrot invita inoltre i politici a concentrarsi sull’offerta ai viaggiatori piuttosto che sulle infrastrutture. Dapprima bisogna determinare dove è necessaria una cadenza maggiore o un collegamento più veloce. “Poi dobbiamo decidere quale infrastruttura è necessaria per quale offerta”. Un tipico esempio è la cadenza semioraria tra Berna e Lucerna: “Purtroppo non possiamo introdurla prima del 2035, perché l’infrastruttura è insufficiente”.
Per il futuro, Ducrot auspica dunque un sistema che solleciti meno le FFS a livello locale. La ferrovia è forte sulle medie e lunghe distanze, sottolinea, concludendo che comunque “alla fine sono i politici a decidere”.
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Notiziario 15.09.2024, 08:00
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