L’aereo dell’esercito dato per disperso da martedì mattina è stato trovato. I resti del velivolo, un PC-7 d’istruzione decollato da Payerne alle 8.30 e diretto a Locarno, sono stati individuati nel pomeriggio nelle Alpi bernesi, sopra Grindelwald, nella zona dello Schreckhorn, cima di 4'078 metri.
Lo ha reso noto il comandante delle Forze aeree Aldo Schellenberg esprimendo la speranza che il pilota (di milizia, ma molto esperto) possa essere trovato sano e salvo anche se, per il momento, non c’è alcuna indicazione sulla sua sorte. I soccorritori non hanno ancora potuto raggiungere il luogo dello schianto a causa delle condizioni meteo.
Il colonnello Pit Bruns, capo della condotta della Forze aeree, ha riferito che il volo fra Payerne (VD) e Locarno era a vista, in modo che il pilota potesse determinare da solo la rotta sulla base della meteo e delle circostanze. Bruns ha anche sottolineato che i piloti di milizia godono di molta esperienza ed è perfettamente normale che attraversino le Alpi anche quando nevica.
I vertici dell'aereonautica militare, interrogati su un'eventuale maggiore frequenza di incidenti dnegli ultimi anni, hanno affermato che ciascun episodio viene analizzato in dettaglio. Non vi sono però collegamenti fra gli eventi: ogni volta la situazione era completamente differente, ha rilevato davanti ai media riuniti.
Il secondo incidente dell'anno
Si tratta del secondo incidente che quest'anno ha coinvolto l'aviazione militare dopo quello del 17 febbraio quando un PC-7 della pattuglia acrobatica militare PC-7 Team ha urtato il cavo di una telecamera sospesa durante i campionati del mondo di sci. Nel 2016 vi erano stati gli schianti dell'elicottero Superpuma sul San Gottardo (28 settembre), dell'F/A 18 sul Susten e del Tiger F-5 della Patrouille Suisse nei Paesi Bassi (9 giugno).
Diem/Notiziario 17.00