Un’apertura totale del mercato lattiero tra Svizzera ed UE potrebbe essere vantaggiosa. Il Consiglio federale è arrivato a questa conclusione tramite un rapporto richiesto dal Parlamento che ne elenca i possibili benefici e svantaggi.
La liberalizzazione potrebbe portare ad una diminuzione del prezzo del prodotto agricolo fino a 16 centesimi al litro, senza sapere se i consumatori potranno beneficiarne. Le perdite per i contadini sarebbero compensate tramite l’iniezione di 100-150 milioni di franchi da parte della Confederazione, soldi che dovrebbero essere assicurati dalle riserve costituite dal 2011 per attenuare lo choc di un accordo di libero scambio agricolo con l’UE.
Il direttore dell’Ufficio federale dell’agricoltura Bernard Lehmann ha fatto sapere che per ora il discorso è meramente teorico, in quanto nessuna discussione esplorativa in tal senso è stata avviata con Bruxelles, e prima di farlo occorre “fare chiarezza sulle relazioni con l’UE”.
ATS/Gila