Il Fondo per le strade nazionali e il traffico d'agglomerato (FOSTRA), in votazione il 12 febbraio, è "indispensabile" per migliorare la fluidità stradale, portare a termine i progetti negli agglomerati e assicurare i collegamenti con le regioni di montagna.
Lo sostiene un comitato, presentatosi martedì a Berna, formato da numerose associazioni professionali, organizzazioni politiche ed economiche, secondo cui la dotazione annuale di 3 miliardi e i miglioramenti all’infrastruttura stradale gioverebbero all'economia nel suo insieme.
Tra i favorevoli - al fianco di associazioni economiche, partiti borghesi, TCS, Centro padronale romando, Costruzione svizzera ecc – si sono schierati anche l’Associazione nazionale dei comuni e il Gruppo svizzero per le regioni di montagna.
Al progetto si oppongono PS e Verdi ritenendo che gli automobilisti non contribuiscano abbastanza al suo finanziamento. Diverse sezioni cantonali socialiste ed ecologiste romande raccomandano tuttavia un "sì" al fondo.
Il comitato interpartitico contrario (ne fa parte anche i Giovani verdi svizzeri, l'Associazione traffico e ambiente) rileva invece che "con i 4,5 miliardi di franchi che ogni anno saranno messi a disposizione della cassa stradale della Confederazione, la Svizzera sarà sfigurata da strade di lusso e a scapito di altri importanti compiti statali". In sostanza, rileva un comunicato, "è un saccheggio della cassa federale e della verde svizzera".
Diem/ATS
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