Le riprese delle telecamere sulle autostrade svizzere posso essere usate come elementi prova nei processi penali. Lo ha stabilito il Tribunale federale che ha rivalutato il caso di un automobilista prosciolto in precedenza dal Tribunale cantonale di Argovia.
La sentenza di primo grado aveva argomentato che non esiste una base giuridica sulla riproduzione delle registrazioni delle telecamere dell’Ufficio federale delle strade (USTRA). L’uomo, filmato mentre, nel marzo 2021 sull’A1 in direzione di Berna, oltrepassava di 49 km/h il limite dei 120, era stato così assolto dalle accuse di gravi infrazioni alle norme della circolazione. Il Ministro pubblico argoviese aveva però impugnato il giudizio
Ottenendo ragione: per i giudici di Losanna il caso andrà rivalutato. La videosorveglianza sul traffico, sostiene il TF, ha tra i suoi scopi quello di “garantire la sicurezza”. Ma ciò è possibile “solo se le infrazioni vengono immortalate dalle telecamere”. Un conducente “deve essere consapevole di venir ripreso”.
Il radar intelligente ha superato il test
Il Quotidiano 03.09.2024, 19:00