L'esercito svizzero vuole esaminare l'acquisto di droni armati e deve essere potenziato anche in altri modi. "Vogliamo rinnovare completamente un terzo dell'esercito entro la fine del decennio: due battaglioni di carri armati e sei battaglioni di fanteria", ha dichiarato il capo delle forze armate Thomas Süssli.
A tal fine è allo studio l'approvvigionamento delle cosiddette “loitering munitions”, ossia ordigni trasportati da droni che possono girare a lungo sull'area del bersaglio prima di colpire. I sistemi drone e "loitering" possono sostituire parzialmente l'artiglieria, spiega Süssli in un'intervista pubblicata lunedì.
Sarà preso in considerazione anche l'approvvigionamento per l'artiglieria, ha sottolineato il capo dell'esercito. Si sta anche valutando se alcuni dei lanciamine in dotazione debbano essere smantellati o debbano essere mantenuti. L'esercito svizzero deve pure svilupparsi ulteriormente nella guerra supportata digitalmente. Ad esempio, le impressioni dal campo di battaglia devono essere trasmesse appunto digitalmente, consentendo così un uso più efficace delle armi.