Chi costruisce una residenza primaria, potrà realizzare anche un alloggio di vacanza da affittare nel medesimo edificio. E i cantoni potranno autorizzare nuove abitazioni turistiche, se proposte su una piattaforma commerciale. Sono due delle diverse eccezioni alla quota massima del 20% di residenze secondarie che sono state approvate con 22 voti a 13 e 5 astensioni dal Consiglio degli Stati chiamato giovedì a pronunciarsi sulle modalità d'applicazione dell'iniziativa Weber, accolta dal popolo il 12 marzo del 2012. Ora la palla passa al Nazionale.
La Camera alta si è spinta oltre il progetto governativo. "È già un Emmental" ricco di scappatoie, "non allarghiamone ulteriormente i buchi", è insorto invano l'ecologista ginevrino Robert Cramer. Con il voto determinante del presidente Hannes Germann (UDC/SH) il Consiglio degli Stati si è anche detto a favore della realizzazione di residenze secondarie, non solo nei monumenti, ma anche negli edifici degni di essere conservati. Un allentamento su questo punto è un gesto in favore dei territori toccati dall’esodo rurale, ha spiegato Martin Schmid (PLR/GR).
Doris Leuthard ha a sua volta criticato la generosità dei "senatori" nei confronti delle regioni a vocazione turistica. Non c'è stata pietà soltanto per i vecchi alberghi: a costo di rischiarne l'abbandono, non potranno essere trasformati in appartamenti per vacanzieri.
Ticino soddisfatto
La Camera dei cantoni ha deciso tacitamente di non dar seguito all'iniziativa cantonale ticinese che chiedeva che la legge di applicazione dell'iniziativa Weber non dovesse recare pregiudizio ai cantoni alpini e alle regioni di montagna. Prendendo la parola, Filippo Lombardi (PPD/TI) ha dichiarato: «un consigliere agli Stati non può ritirare iniziative del proprio cantone. Ma quello che posso fare in questo caso è trasmettere la soddisfazione del cantone Ticino per la risposta data alle esigenze delle regioni di montagna con la legge approvata in precedenza».
Dal TG20: