L'iniziativa popolare "200 franchi bastano" è un attacco alla Svizzera: "Sarebbe impossibile produrre un buon telegiornale in Ticino se venisse ridotto il canone radiotelevisivo". Lo sostiene Gilles Marchand, direttore generale di SRG SSR.
"L'iniziativa è radicale", sostiene il 61enne in un'intervista pubblicata oggi dal SonntagsBlick. "Con 700 milioni di franchi all'anno dovremmo tagliare l'attività della metà, ci troveremmo di fronte a una situazione completamente nuova".
"L'iniziativa è un attacco alla Svizzera e alla sua diversità", argomenta il manager vodese. "Perché siamo parte dell'identità elvetica". A suo avviso la proposta di modifica costituzionale "è pericolosa non solo per la SSR, ma per l'intera piazza mediatica del paese".
Marchand è comunque convinto di poter lottare contro l'idea di un canone a 200 franchi (invece degli attuali 335 franchi) spiegando quello che fa l'ente radiotelevisivo. "Perché sentiamo che la popolazione ci sostiene, che apprezza moltissimo la coesione del paese che noi rappresentiamo", spiega.
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Notiziario 06.08.2023, 11:12