Mentre l'Europa si interroga sulle possibili conseguenze del voto di domenica sulla libera circolazione delle persone, arrivano dal confine storie che lasciano perplessa l'opinione pubblica italiana. Una di queste giunge dal Verbano Cusio Ossola e riguarda il reclutamento di personale italiano, circa 100 persone, da inserire in un call center di una società attiva nel campo della telefonia.
"L'ufficio provinciale Servizi alle imprese/Sportello Eures - si legge in una nota che arriva dalla Provincia di Verbania - sta collaborando con un'agenzia svizzera di selezione del personale, la quale è stata incaricata da una società elvetica, con sede a Losanna ed attiva nel campo della telefonia, del reclutamento di un centinaio di persone da impiegare in call center. I requisiti richiesti sono età non superiore ai cinquant'anni, cittadinanza italiana, possesso di diploma di maturità, discreta conoscenza delle lingua francese. Per i selezionati è previsto un corso di formazione retribuito".
La nota di reclutamento è corredata anche dalle specifiche contrattuali allettanti per molti cittadini italiani che con l'attuale crisi oltre confine sono a "spasso", senza occupazione. I politici lombardi e piemontesi hanno detto in queste ore che di queste offerte ne sono arrivate diverse nel corso del tempo, segno, secondo loro, che "la manodopera che arriva da fuori risponde ad un bisogno, ad un'esigenza reale, non campata in aria".
Simone Della Ripa
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