Il Tribunale amministrativo federale, chiamato ad esprimersi sul ricorso presentato contro il rifiuto dell'Ufficio della sanità pubblica di bloccare la campagna contro l'AIDS "Love Life", ha stabilito, in attesa della sentenza definitiva, di non porre per ora alcun veto.
Il punto di vista di chi ha definito nefasta per i giovani questa operazione pubblicitaria è discutibile e il senso delle immagini che figurano sui manifesti può essere spiegato dai genitori, a detta dei giudici.
Chiamato in causa a sua volta, a fine agosto il Governo aveva respinto le critiche, provenienti soprattutto dagli ambienti politici democristiani, sostenendo che quelle fotografie non hanno nulla di pornografico.
ATS/dg