Svizzera

Lupo, il DNA non è l'unica prova ammissibile

Il TAF ritiene troppo restrittiva la pratica dell'UFAM. In futuro ammessi video e foto

  • 27 gennaio 2023, 12:46
  • 24 giugno 2023, 03:59
01:36

RG 12.30 del 27.01.2023 La corrispondenza di Roberto Scolla

RSI Info 27.01.2023, 13:40

  • archivio keystone
Di: ATS/pon 

Quando si chiede l'autorizzazione all'abbattimento di lupi maschi dominanti, il DNA non deve essere l'unica prova ammissibile delle loro predazioni. Lo ha deciso il Tribunale amministrativo federale, chiamato ad esprimersi sul caso del lupo M92 del branco del Beverin.

L'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM) autorizzava l'uccisione di un lupo solo sulla base di tracce di DNA prelevate dagli animali da allevamento uccisi. Il TAF ritiene questa prassi troppo restrittiva, perché le tracce in questione vengono spesso rapidamente cancellate dagli agenti atmosferici e dal contatto con altri animali. In futuro, l'UFAM intende quindi consentire anche foto e registrazioni video in cui l'esemplare può essere riconosciuto.

Concernente il caso M92, visto che il lupo è stato ucciso nel novembre 2022, i giudici hanno deciso di non esaminare retroattivamente le altre questioni legali relative alla procedura. La decisione comunicata venerdì, tuttavia, è indicativa per la prassi futura.

Secondo le disposizioni legali in vigore, un lupo può essere soppresso se, nell'area di movimento del branco, in quattro mesi ha ucciso almeno dieci capi di bestiame (come pecore) oppure due bovini o equini. Nel limite del possibile, i lupi dovrebbero essere uccisi vicino alle abitazioni o alle mandrie di bestiame. Questo per risvegliare negli altri individui del branco la percezione che la vicinanza dell'essere umano o del luogo interessato sia pericolosa.

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