Il 2021 passerà alla storia del Ministero pubblico della Confederazione (MPC) per due sentenze finora inedite, riguardanti una condanna per crimini di guerra e un caso di criminalità economica nei confronti di un istituto finanziario.
Più in generale, lo scorso anno sono state trattate circa 800 procedure ed evase circa 250 procedure di assistenza giudiziaria. Allo stesso tempo resta elevato il numero di inchieste penali pendenti, così come i decreti di non luogo a procedere o di abbandono.
L'MPC può comunque essere soddisfatto dal bilancio, secondo Dounia Rezzonico, responsabile della sede di Lugano, che sottolinea una crescita del numero di inchieste penali avviate, dei decreti d'accusa e delle sentenze in prima istanza. Per quanto riguarda l'alto numero di abbandoni e non luoghi a procedere, la direttrice della Divisione criminalità economica e membro della direzione generale, ricorda che i motivi possono essere diversi: da inchieste svolte anche all'estero per gli stessi fatti, nell'ambito della collaborazione internazionale, alla liquidazione di casi vecchi.
Un campo in cui l'MPC può e deve migliorare, riconosce Rezzonico, sono i tempi lunghi delle procedure, per evitare la caduta in prescrizione per esempio.