Era già stato vittima di un attentato uno dei due svizzeri feriti a Bamako. Il 13 novembre 2012 l’ufficiale bernese che lavorava come esperto presso l’agenzia dell’ONU incaricata dello sminamento, si trovava infatti in un’abitazione a Goma in Congo , che venne assalita da quattro uomini armati. Solo per miracolo, scrive la Basler Zeitung, uscì illeso dalla terribile esperienza.
Attualmente l’uomo si trova all’Inselspital di Berna. La sua stanza è sorvegliata dalla polizia, che permette l’accesso solo ai parenti. Stando alla Basler Zeitung avrebbe riportato “gravi lesioni interne”.
Intanto monta la polemica. Domenica sulla NZZ am Sonntag il consigliere nazionale UDC Hans Fehr ha dichiarato che alla luce di quanto successo, il contingente dei militari svizzeri all’estero dev’essere cancellato. Il collega Jakob Bühler (PPD) chiede invece un’analisi preventiva del contesto nel quale i militi si troveranno ad operare. Il consigliere federale Ueli Maurer non ha invece voluto prendere posizione.
SP