La penuria di macchinisti si fa sempre più sentire in seno alle Ferrovie federali svizzere (FFS). La crisi del coronavirus ha infatti rallentato la formazione e per questo motivo alcuni collegamenti cancellati durante il periodo di confinamento continuano a non circolare.
I macchinisti in formazione in autunno, spiegano le FFS, saranno 340, un numero che corrisponde al 10% del personale addetto alle locomotive.
Si tratta di un dato in forte aumento rispetto all’effettivo degli scorsi anni. Tuttavia, malgrado gli sforzi intrapresi per reclutare nuovi macchinisti, la situazione è ulteriormente peggiorata in questi mesi: i corsi di formazione e aggiornamento sono infatti stati temporaneamente sospesi. Ancora adesso, l'istruzione è ancora soggetta a determinate restrizioni.
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Il numero di partecipanti è ad esempio limitato, ciò che raddoppia il numero di giorni di formazione richiesti. Di conseguenza, la fine della formazione è stata posticipata di due - quattro mesi. Gli sforzi per sopperire alla penuria di personale daranno quindi i loro frutti solo a partire dalla metà del 2021.
Nei prossimi anni le FFS dovranno sostituire 1’000 macchinisti che andranno in pensione. Vista la situazione, le FFS si dicono costrette a cancellare alcuni collegamenti che circolano solo nelle ore di punta, in particolare nelle zone Losanna/Ginevra e Briga, nonché a Zurigo. Tutte le modifiche sono segnalate nell'orario online.
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