L’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha dato mandato alla Svizzera di organizzare, entro sei mesi, una riunione delle parti aderenti alle Convenzioni di Ginevra per discutere del conflitto in Medio Oriente. La decisione, votata mercoledì, fa parte di una risoluzione che richiede la fine dell’occupazione israeliana dei territori palestinesi entro 12 mesi. La proposta, avanzata dalla Palestina, è stata approvata con 124 voti a favore, 14 contrari e 43 astensioni.
La Svizzera, che si era dichiarata disponibile a valutare la convocazione di un incontro tra i Paesi firmatari delle Convenzioni di Ginevra, ha visto confermato il suo ruolo in seguito all’approvazione della risoluzione, che definisce il voto un vero e proprio “mandato”. La riunione dovrebbe facilitare il dialogo su questioni legate al conflitto israelo-palestinese e all’occupazione dei territori palestinesi, in conformità con il diritto internazionale umanitario.
La richiesta di porre fine all’occupazione israeliana entro un anno è il punto centrale della risoluzione. La Corte internazionale di giustizia (CIG) aveva definito “illegale” la presenza continuata di Israele nei territori palestinesi occupati. Ha inoltre sottolineato che Israele ha l’obbligo di mettere fine a questa situazione “il prima possibile”.
Nonostante la risoluzione non sia vincolante, rappresenta una presa di posizione forte della comunità internazionale. Tuttavia, Israele l’ha già respinta, definendola una nuova dimostrazione di pregiudizi contro lo Stato ebraico.
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Telegiornale 17.09.2024, 20:00