Quattrocento persone hanno preso parte alla Marcia di Pasqua, manifestazione che si svolge da un decennio a Berna e che, quest'anno, è stata organizzata con l'idea di contestare la corsa agli armamenti e, in ambito elvetico, l'acquisto dei caccia Gripen, su cui il popolo si esprimerà a metà maggio.
Un'operazione, questa, che non ha senso sotto l'aspetto della sicurezza e che è irresponsabile dal punto di vista sociale, a detta dei manifestanti. Sono invece stati invocati investimenti in quella che è la vera sicurezza, ossia, tra gli altri, nei settori della formazione e della sanità.
E' pure stata criticata la decisione del Consiglio nazionale di annacquare i criteri che regolano le esportazioni di materiale bellico elvetico.
Come ogni anno dal 2003, la sfilata è stata promossa da varie associazioni, per lo più legate a Chiese e ambienti antimilitaristi.
ATS/dg