Molte maschere di protezione FFP immesse sul mercato elvetico non garantiscono una protezione sufficiente. Si tratta delle mascherine a forma di becco d'anatra, da non confondere con quelle igieniche rettangolari, che sono state testate da UPI e Suva.
Camerieri, scatta l'obbligo della mascherina
Il Quotidiano 16.07.2020, 21:30
Dall'inizio della pandemia il fabbisogno di queste maschere ha subito un'impennata e per garantire il rifornimento necessario specialmente nell’ambito sanitario, all’inizio di aprile il Consiglio federale ha allentato con un regolamento speciale le condizioni di importazione per i dispositivi di protezione individuali.
Sulle 60 maschere controllate, acquistate prevalentemente online, oltre il 60% non rispettavano le norme della Legge federale sulla sicurezza dei prodotti. Sono quindi da attendersi dei richiami e dei divieti di vendita e viene raccomandato l'acquisto in negozi specializzati o rivenditori riconosciuti.
Come riconoscere mascherine di qualità
la maschera protettiva dovrebbe disporre del marchio CE seguito da un numero composto da quattro cifre che corrisponde al numero di identificazione dell’organismo notificato.
anche sulla confezione dovrebbe esserci il marchio CE con la medesima matricola, la marcatura della norma «EN 149:2001+A1:2009» nonché l’indirizzo di chi immette il prodotto sul mercato dell'UE o svizzero.
all’informazione per l’utente dovrebbe essere allegata una copia della dichiarazione di conformità con rinvio a una prova di esame del tipo («type examination») secondo la EN 149:2001+A1:2009 oppure un indirizzo internet dove è pubblicata la dichiarazione di conformità.
sulla confezione e sulla dichiarazione di conformità, il produttore e l’indirizzo della ragione sociale dovrebbero essere identici.