La Confederazione ha esportato meno materiale da guerra nei primi nove mesi del 2015, con un calo particolarmente significativo nei paesi vicini.L'Amministrazione federale delle dogane specifica martedì che, nel periodo in rassegna, la produzione smerciata all'estero ha raggiunto un totale di 314 milioni di franchi, 30 in meno su base annua. La massima contrazione riguarda la Germania, che ha acquistato armi per 84,5 milioni, con un calo di 33, ma che comunque resta il maggior importatore.
La diminuzione in Europa, Romania a parte, è stata parzialmente compensata dalle vendite in altri continenti. All'India, ad esempio, sono stati consegnati armamenti per un valore di 26,1 milioni, a fronte dei precedenti 300'000 franchi. Non ne ha invece ricevuti l'Ucraina, mentre dalla Russia, esclusivamente per uso privato, sono giunti 2'100 franchi.
Pronta la reazione del Gruppo per una Svizzera senza esercito, che ha nuovamente criticato Berna per la poca trasparenza e le carenze nei controlli e che ha chiesto l'introduzione di un divieto definitivo per questo genere di commercio.
ATS/dg