Un mongolo senza documenti è stato fermato il 10 ottobre al valico doganale di Veyrier, avendo tentato di superare la frontiera con una pecora viva nel baule dell'auto di cui era al volante. Lo stesso individuo è stato ribeccato alcuni giorni dopo, sempre nell'area ginevrina, da una pattuglia di guardie di confine con 65 chili di carne di manzo a bordo della vettura. Gli inquirenti ora lo sospettano d'essere un anello di un traffico di vasta portata con la Francia, tanto più che era già ricercato per infrazioni relative all'ordinanza sull'ammissione alla circolazione e alla legge sull'asilo.
Per la cronaca, la pecora, trasportata in condizioni contrarie alle disposizioni sulla protezione degli animali, ha superato indenne il trauma ed è stata riconsegnata all'allevatore che l'aveva venduta.
ATS/dg