Il livello di sicurezza nei trasporti pubblici rimane alto, almeno per i viaggiatori. Relativamente elevato è invece stato il numero di incidenti che ha coinvolto dipendenti delle aziende o delle imprese di costruzione incaricate. È quanto emerge da un rapporto pubblicato martedì dall'Ufficio federale dei trasporti (UFT).
Nel documento, l'UFT ricorda che per chilometro percorso il rischio di perdere la vita a bordo di un'automobile è 68 volte maggiore rispetto a quello di chi viaggia in treno. Per i ciclisti è 782 volte superiore e per i motociclisti addirittura 1'776. Il livello di sicurezza è molto elevato anche nel settore degli impianti a fune e della navigazione.
Nel 2021 si sono verificati in totale 189 incidenti gravi (2020: 177) con 15 decessi (27) e 133 feriti gravi (121). Le vittime degli incidenti mortali erano dipendenti delle aziende di trasporto, operai delle imprese di costruzione o persone che si trovavano abusivamente su impianti di trasporto pubblico. Non si sono registrati decessi tra i passeggeri.
Da notare che nei quattro anni precedenti il numero dei morti era quasi il doppio. I feriti gravi sono, malgrado il picco registrato nel 2019 (169), invece rimasti relativamente stabili nel tempo.
Gli incidenti gravi, precisa ancora l'UFT, sono riconducibili principalmente a errori umani. Negli ultimi quattro anni il numero di eventi dovuti a questa causa è aumentato leggermente, ma sono diminuiti i danni alle persone. Particolarmente a rischio sono i movimenti di manovra e il lavoro nella zona dei binari. Per tale motivo quest'anno vi saranno controlli supplementari da parte della Confederazione.
L'UFT evidenzia che la Svizzera è al vertice internazionale della sicurezza ai passaggi a livello per l'esiguo numero sia di eventi sia di danni alle persone. Ciò si spiega con il risanamento sistematico degli attraversamenti preteso dalle compagnie ferroviarie.