L'avvocata e professoressa alla Scuola universitaria professionale di Lucerna Monika Roth chiede che venga ritirata la licenza bancaria alla filiale zurighese della banca russa Gazprom. L’inchiesta Panama papers, afferma la specialista, avrebbe infatti fatto emergere il ruolo giocato dall’istituto in operazioni finanziarie che coinvolgono persone vicine al presidente russo Putin.
L’istituto, che appartiene al gigante del settore energetico russo, avrebbe infatti dovuto dar prova di una certa prudenza quando ha accettato di aprire un conto a nome di un violinista russo, che è poi risultato essere il padrino della prima figlia di Vladimir Putin, e questo nel rispetto delle disposizioni legali in vigore in Svizzera.
La banca, stando alla Roth, non avrebbe prestato attenzione al fatto che l’uomo, al momento dell’apertura del conto, ha dichiarato di non conoscere persone esposte politicamente e il fatto che sul conto sono state versate somme poco conformi al reddito di un musicista avrebbe perlomeno dovuto destare qualche sospetto. Sollecitata dall’ATS la Gazprombank non ha voluto prendere posizione.
ATS/SP