Un gruppo di lavoro elaborerà misure per ridurre i pericoli relativi ai resti del deposito di munizioni di Mitholz, esploso nel 1947. Lo ha riferito, giovedì, il capo del Dipartimento federale della difesa (DDPS) Guy Parmelin, presentando i risultati parziali di una nuova valutazione, commissionata in previsione di realizzare un nuovo centro di calcolo nell'impianto, situato nei pressi di Kandersteg, nell'Oberland bernese.
L'esplosione avvenne nel dicembre del 1947
La deflagrazione causò la morte di nove persone, il ferimento di altre sette e circa 200 senzatetto. Nelle parti crollate, sarebbero rimaste circa 3’500 tonnellate di materiale esplosivo. Le valutazioni del 1949 e del 1986 avevano concluso che un'altra detonazione avrebbe provocato solo danni limitati.
Secondo il rapporto presentato giovedì, nelle parti crollate i rischi di esplosione sono maggiori di quanto stimato in precedenza. Oltre che dall'autocombustione, potrebbero essere causate anche da influssi esterni come frane o crolli. Non sarà comunque necessario adottare provvedimenti immediati per la popolazione locale.
ATS/AnP