L'associazione indipendente MoMo ha consegnato oggi (martedì) alla Cancelleria federale 111'819 firme a sostegno della sua iniziativa detta della "moneta intera". Sul tema il popolo sarà quindi probabilmente chiamato alle urne. Il testo chiede che solo la Banca nazionale svizzera sia competente per la creazione dell'insieme della massa monetaria. È già così dal 1891 per quella metallica e cartacea, ma non per quella elettronica.
Quest'ultima, il 90% del totale, è messa in circolazione da istituti privati, sotto forma di crediti non coperti da capitale in deposito. Solo un quinto di essa viene investito nell'economia reale. Il timore degli iniziativisti è quello che la bolla possa un giorno scoppiare.
Il trasferimento di compiti, sostengono i promotori sostenuti da una cinquantina di specialisti, andrebbe a beneficio anche dello Stato: la BNS distribuirebbe fra i 5 e i 10 miliardi di franchi all'anno in più a Confederazione e cantoni. I banchieri sono contrari: paventano una contrazione dell'economia, un rincaro delle ipoteche e un abbassamento dei tassi di interesse. Il sistema svizzero, sostengono, è sicuro.
pon/ATS
Dal TG12.30: