“Ho esitato, ho esitato tanto, ma il mio dovere e la mia responsabilità mi impongono di non accettare l’elezione”: sono parole con cui Francis Matthey, di cui RTS e la sezione socialista delle montagne neocastellane hanno annunciato giovedì il decesso a 82 anni, si è ritagliato un posto nella storia della politica svizzera nel marzo del 1993, rinunciando a una poltrona in Consiglio federale.

Matthey con Christiane Brunner il 3 marzo del 1993, quando venne eletto in Governo. Una settimana dopo rinunciò
L’Assemblea federale doveva scegliere il successore di René Felber. Il PS aveva proposto un solo nome, quello di Christiane Brunner. La ginevrina era però giudicata troppo a sinistra dalla maggioranza dei deputati, che preferì per l’appunto Matthey anche se non era candidato ufficiale. Il consigliere nazionale si prese una settimana di riflessione e poi disse il suo “no” sotto la pressione del partito e in particolare delle donne. Venne allora eletta Ruth Dreifuss, seconda donna in Governo e prima presidente della Confederazione nel 1999.
“Questo grande uomo ha fatto molto per la sua regione e per il suo partito, e ha segnato più generazioni”, secondo il copresidente della sezione Matthias Lebet.