Le due principali associazioni musulmane albanesi in Svizzera hanno firmato lunedì a Berna una dichiarazione comune in favore della laicità. Il testo stipula in particolare che nessuna norma religiosa può sostituire le leggi elvetiche. Le organizzazioni firmatarie sono la Comunità musulmana albanese di Svizzera e l'Unione degli imam albanesi in Svizzera. La carta è stata sottoscritta in presenza di rappresentanti delle autorità elvetiche e dei tre Stati albanofoni Albania, Kosovo e Macedonia.
Ad assumere l'iniziativa dell'incontro e di questa dichiarazione inedita è stato Naim Malaj, ex ambasciatore del Kosovo in Svizzera. Con questo testo le due organizzazioni garantiscono di essere contro qualsiasi sfruttamento della religione a fini politici ed estremistici. La dichiarazione incoraggia anche i centri culturali e religiosi a “partecipare a formazioni sull'educazione civica, la democrazia e le istituzioni svizzere”. In Svizzera vivono circa 300'000 albanofoni, la maggior parte dei quali non sarebbe praticante.
ATS/EnCa