I movimenti tellurici registrati l'anno scorso in Svizzera sono stati 950; una cifra che, seppure quasi doppia rispetto ai due anni precedenti, non ha nulla d'eccezionale.
L'evoluzione, come annota il Servizio sismico del Politecnico di Zurigo, è infatti legato all'aumento delle stazioni di rilevamento e al loro potenziamento. Le apparecchiature di cui sono dotate permettono ormai di misurare anche scosse d'intensità molto debole. I movimenti di magnitudo superiore a 2,5, quindi avvertibili dalla popolazione, sono stati 21, nella media, che è di 23 negli ultimi 39 anni.
Le regioni più colpite sono state quelle a ovest del Lago di Thun (canton Berna), quella tra il Walensee e il Liechtenstein (cantoni di San Gallo e Glarona), il Vallese e i Grigioni. Eccezionale è stato lo sciame sismico con epicentro nell'area di Diemtigen, nell'Oberland bernese, dove fra aprile e dicembre sono stati registrati 260 eventi. La scossa più forte, con magnitudo 3,2, è stata misurata il 15 ottobre.
ATS/dg