Nel weekend sfiorati i 90'000 contagi

L'Ufficio federale della sanità pubblica ha registrato nel fine settimana 89'453 contagi da coronavirus, un dato superiore agli 87'278 comunicati dopo lo scorso weekend. La media delle infezioni giornaliere nell'arco dell'ultima settimana cresce rispetto a una settimana fa di un ulteriore 4% e il tasso di riproduzione (che ha una decina di giorni di ritardo rispetto agli altri dati) si attesa ancora al di sopra di 1: 1,11 per la precisione. Omicron rappresenta la stragrande maggioranza dei casi - il 96% - ma non è dato sapere quanti siano attribuibili alla nuova sottovariante BA.2, giù giunta la settimana scorsa nella Confederazione.

In Svizzera e nel Liechtenstein si sono verificati altri 26 decessi imputabili al coronavirus (per un totale di 12'355 morti da inizio pandemia), mentre 219 persone affette dalla malattia sono state ricoverate negli ospedali.

Per la prima volta dal 26 novembre (allora si era nella fase ascendente della quinta ondata) sono meno di 200 i malati di Covid-19 nelle terapie intensive elvetiche, dove si assiste a un significativo miglioramento della situazione. Questi malati occupano ora il 23,2% dei letti esistenti, percentuale quasi identica a quella dei posti ancora disponibili. Nel complesso, i positivi ospedalizzati sono invece 1'968.

L'incidenza dei casi rispetto alla popolazione si attesta ora a 5'441,65 ogni 100'000 abitanti negli ultimi 14 giorni. L'UFSP ha contato 138'169 persone attualmente in isolamento e 71'145 in quarantena.

Sul fronte della campagna vaccinale, quasi 200'000 prime, seconde e terze dosi sono state somministrate la scorsa settimana. Il 68,27% della popolazione e il 77,65% di chi ha più di 12 anni è completamente vaccinato. Il 39,27% del totale e il 74,14% degli ultra 65enni ha già ricevuto anche il cosiddetto "booster".