Un rifugiato siriano, che era giunto nella Confederazione ancora minorenne e non accompagnato e nel 2013 aveva ottenuto l'asilo politico, non potrà farsi raggiungere da madre e due sorelle.
Il Tribunale amministrativo federale, pronunciandosi su un ricorso, ha confermato la decisione della Segreteria di Stato della migrazione, che nel 2014 si era detta contraria al ricongiungimento familiare.
I giudici di San Gallo, basandosi sulla revisione della legge sull'asilo in vigore dal febbraio dello scorso anno, hanno stabilito che essa si applica ai casi pendenti all'epoca e che quindi il diritto al ricongiungimento è limitato a coniugi e partner registrati. Gli altri devono seguire la normale procedura. Il giovane era sostenuto nella sua battaglia dall'associazione Caritas.
pon/ATS