Gli insegnanti neocastellani hanno organizzato giovedì il terzo sciopero del mese di novembre per ottenere dal Consiglio di Stato la revoca della griglia salariale che dovrebbe essere applicata a partire da gennaio.
I docenti – si stima che fossero 500-600 – si sono radunati davanti alla sede del Governo cantonale per consegnare una petizione firmata da 4'355 persone nell’arco di due settimane.
La consigliera di Stato socialista Monika Maire-Hefti, responsabile del Dipartimento dell’educazione e della famiglia, ha tentato di intavolare un dialogo, ma è stata accolta con grida e fischi. Ha enumerato i miglioramenti proposti dall’Esecutivo, rimanendo però inflessibile sulla questione salariale, che secondo i diretti interessati peggiora in modo durevole le prospettive della professione.
I manifestanti si sono poi diretti verso l’Università, dove in assemblea generale hanno deciso di astenersi dal lavoro anche mercoledì prossimo, mentre questo venerdì saranno normalmente in aula.
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