La commissione degli affari giuridici del Nazionale propone al plenum di non dar seguito alla petizione promossa da scolari bernesi con cui si chiede che nel diritto sia contemplato il divieto esplicito di schiaffeggiare.
Come rileva la maggioranza, questo atto è già considerato incompatibile con il benessere del bambino e può essere perseguito penalmente, anche se nella legge non figura una formulazione precisa.
Tempo fa, la Camera dei cantoni aveva seguito lo stesso parere. Resta però pendente una mozione della consigliera nazionale zurighese Chantal Galladé, esponente del Partito socialista, che prevede la chiara proibizione delle punizioni corporali.
ATS/dg