Gli uomini non hanno diritto a indennizzi per la perdita di guadagno in caso di congedo paternità. È quanto si legge in un comunicato rilasciato venerdì dal Tribunale federale, nel quale viene comunicato che il ricorso di un padre che sosteneva di avere diritto ai rimborsi è stato respinto.
Il genitore adduceva che non sono solo ragioni biologiche ma anche sociali che giustificano i versamenti nelle ultime 6 settimane di congedo maternità e che quindi anche i padri dovrebbero essere rimborsati. Il trattamento preferenziale delle donne, sosteneva inoltre, contravverrebbe al divieto della discriminazione sessuale iscritto nella Costituzione nonché nella Convenzione europea dei diritti dell’uomo.
Per i giudici non vi sono dubbi e l’uomo si sarebbe risposto da solo. I rimborsi di perdita di guadagno sono circoscritti alle sole donne e un trattamento sfavorevole degli uomini non è discriminatorio poiché le disparità di trattamento si basano proprio sulle differenze biologiche e funzionali.
Red.MM/ZZ
PP 12.00 del 03.10.14 - Il servizio di Roberto Scolla