Il diritto di voto ai 16enni ha incassato un nuovo "no" oggi, martedì, alle Camere. Il Consiglio nazionale ha bocciato infatti con 118 voti contro 64 e 5 astensioni l'iniziativa parlamentare della verde ginevrina Lisa Mazzone. La deputata chiedeva che la Confederazione si ispirasse a quanto accade in alcuni paesi esteri, come l'Austria, e in un cantone come Glarona.
Si è trattato di esperienze positive, ha detto, rilevando come nel primo caso alle elezioni del 2000 i giovanissimi abbiano partecipato alle elezioni in percentuale più elevata rispetto a quella dei 23-25enni. Inoltre, il corpo elettorale elvetico sta invecchiando e tra 20 anni la metà di esso avrà superato la sessantina, ponendo un problema di rappresentatività.
La maggioranza di centro-destra non ha tuttavia voluto separare la maggiore età civile da quella politica, il che avrebbe potuto causare paradossi come quello di un municipale 17enne impossibilitato a firmare un contratto a nome del suo comune.
pon/ATS