Svizzera

Nobel, una manna per la ricerca

Il riconoscimento attribuito a due astronomi dell’Università di Ginevra potrebbe garantire un balzo in avanti all’ateneo

  • 9 ottobre 2019, 09:42
  • 22 novembre, 20:58
01:14

Radiogiornale 07.00 del 09.10.2019: il servizio di Maria Jannuzzi

RSI Info 09.10.2019, 09:36

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Di: RG-MJ/ludoC 

Il Premio Nobel per la fisica agli astronomi e ricercatori dell’Università di Ginevra (UNIGE) Michel Mayor e Didier Queloz avrà sicuramente ripercussioni sull'ateneo, che potrebbe fare un bel balzo in avanti nella classifica internazionale.

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Il più ambito riconoscimento gratifica un'intera università e premia un grande lavoro di squadra, ha sottolineato lo stesso Mayor ai microfoni della RTS: “È una gioia enorme, un onore incredibile – ha affermato –. Penso a tutte le colleghe e i colleghi che vi hanno lavorato, perché gli strumenti utilizzati non si fabbricano da soli. Vi sono tanti ingegneri, ottici, informatici. E mi ricordo di quel che devo a tutte queste persone”.

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Con questo Nobel, come detto, l'UNIGE potrebbe fare un bel balzo in avanti nella classifica intenazionale degli atenei, con importanti ricadute, spiega il rettore Yves Flückiger: “È uno stimolo per tutti i nostri collaboratori, è un magnete per gli studiosi che vogliono approfondire le loro ricerche a Ginevra e anche per gli studenti che intendono muoversi a livello internazionale”

Questo premio non poteva inoltre giungere in un momento migliore per il mondo accademico elvetico: nei primi mesi del 2020 il Parlamento, infatti, sarà verosimilmente chiamato ad esprimersi sul messaggio - che il Governo presenta ogni quattro anni alle camere – per la promozione della formazione, della ricerca e dell'innovazione.

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