"Vogliamo riaprire, ma in modo da evitare una nuova esplosione dei contagi" e quindi di ritrovarsi obbligati a una nuova chiusura: ospite di La Matinale su RTS, Alain Berset è stato sollecitato sul piano di uscita in tre tappe dal “lockdown”, illustrato giovedì dal Consiglio federale e che scatterà con la prima fase il 27 aprile, e ha spiegato il ragionamento del Governo, fatto "dopo aver ascoltato il parere degli esperti".
Le prime riaperture riguarderanno per esempio i parrucchieri perché "è vero che è un contatto ravvicinato, ma uno a uno e non di gruppo. Da un lato è facile tracciare i contatti a posteriori, ma anche proteggersi con la mascherina e altro". Saranno ritardate, invece, le riaperture per quei settori che comportano contatti di gruppo e sono suscettibili di generare "più traffico e spostamenti con i mezzi pubblici".
“Cosa ci garantisce che non si tratterà di una falsa partenza?”, è stato allora chiesto. “Niente”, è stata la lapidaria risposta del consigliere federale friburghese, "dobbiamo convivere con questa incertezza". Berset constata che settori come la ristorazione e lo sport sono delusi per essere stati, per il momento, lasciati da parte, “ma i criteri sono chiari e cerchiamo di trovare la soluzione migliore”.
Le mascherine dei parrucchieri
Telegiornale 17.04.2020, 22:00