Quasi la metà della popolazione svizzera è vaccinata contro il Covid-19 e chi intendeva farsi immunizzare contro il coronavirus ha avuto la possibilità di farlo. Il Consiglio federale ha discusso quindi oggi, mercoledì, di dare luce verde alla cosiddetta fase di normalizzazione, che segue quella di stabilizzazione e in cui la protezione della popolazione non vaccinata non è più prioritaria.
Sui mezzi pubblici ancora con la mascherina
L'aumento dei contagi e delle ospedalizzazioni causato dalla variante Delta non comporterà una nuova stretta, ma induce il Governo a confermare le misure in vigore per evitare un sovraccarico dei nosocomi: restano quindi la mascherina all'interno e nei trasporti pubblici, così come la presentazione del certificato Covid per accedere a grandi manifestazioni e discoteche. Una decisione definitiva in proposito verrà presa dopo la fase di consultazione, il 25 agosto.
"Abbiamo passato un'estate abbastanza serena", ha detto Alain Berset in conferenza stampa, la situazione attuale resta buona ma l'evoluzione è sfavorevole. Abbiamo assistito in queste settimane a quattro raddoppi del numero di casi e a due o tre del numero dei ricoveri ospedalieri.
Si intende mettere l'accento in futuro sulla responsabilità individuale e sui test, in particolare nelle scuole, nelle imprese e negli istituti di cura. Per proteggere le persone vulnerabili, l'Esecutivo vorrebbe fossero resi obbligatori tamponi regolari per il personale non vaccinato delle case per anziani.
Test non più gratuiti per gli asintomatici
La Confederazione continuerà ad assumersi i costi di questa strategia, ma non quelli dei test a cui le persone asintomatiche si sottopongono, per viaggiare o rinnovare (per 72 ore) il loro certificato Covid: se la decisione verrà confermata fra due settimane, dal 1° ottobre in questi casi il test sarà a carico del singolo, così come i cinque fai-da-te finora garantiti ogni mese. Che questo punto fosse in agenda, lo aveva già anticipato il presidente della Confederazione Guy Parmelin durante l'intervista del 1° agosto.
Intervista a Guy Parmelin
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Eccezioni sono previste per i bambini fino a 12 anni e le altre persone che non possono essere vaccinate. Si propone inoltre che le persone senza sintomi possano partecipare a loro spese a test PCR salivari di gruppo, ricevendo un certificato in caso di negatività.
Vaccinazione, nuova campagna
Si continua, però, a puntare soprattutto sulla vaccinazione: una nuova campagna di informazione sarà lanciata la prossima settimana. L'offerta è tale, ha ricordato Berset, che chi decide di vaccinarsi non è più confrontato a tempi di attesa e l'efficacia dei farmaci somministrati è provata dai numeri: fra gli over 80, in larga misura vaccinati, l'incidenza è di 14,5 casi ogni 100'000 abitanti, mentre fra i giovani dai 20 ai 29 anni, che in maggioranza non lo sono, è di 166.
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