La Svizzera non aderirà al boicottaggio politico e diplomatico dei Giochi Olimpici invernali in Cina. Il Consiglio federale ne ha discusso stamattina come confermato dal vicecancelliere della Confederazione André Simonazzi.
“Il governo – ha spiegato Simonazzi – pensa che sia giusto che un suo membro lo rappresenti alle cerimonie dei giochi olimpici e paralimpici. Una decisione definitiva su chi andrà a Pechino verrà presa a breve, tenendo però conto dell’evoluzione della pandemia in Svizzera e all’estero. Si dovrà capire se sarà necessario restare qui per seguire da vicino la situazione”.
Se in Svizzera ci dovesse essere bisogno della presenza del governo al completo nessuno andrà insomma a Pechino. Si tratterebbe comunque di una decisone legata alla pandemia, ma non di un messaggio politico diretto alla Cina. Ricordiamo che già alcuni Paesi, guidati dagli Stati Uniti, hanno rinunciato a mandare dei rappresentanti, per protestare contro la repressione del popolo uiguro.