Svizzera

Omicidio di un diplomatico a Ginevra: in aula 29 anni dopo

Rinviate a giudizio due persone per l’uccisione di un membro della missione egiziana avvenuta nel 1995 - Autori incastrati grazie ai progressi della tecnologia forense

  • 16 agosto, 13:36
  • 16 agosto, 14:18
14882767_highres.jpg

Una veduta panoramica di Ginevra

  • keystone
Di: pon 

Sono passati 29 anni, ma approderà finalmente al Tribunale penale federale la vicenda dell’omicidio di un diplomatico egiziano commesso a Ginevra nel 1995. Il Ministero pubblico della Confederazione ha infatti rinviato a giudizio un italo-ivoriano di 54 anni e una cittadina italo-svizzera di 49, al termine di un’inchiesta sospesa nel 2009 e poi riavviata grazie ai progressi della tecnologia forense che hanno permesso di risalire ai responsabili.

L’allora 42enne vicedirettore dell’ufficio commerciale della Missione permanente egiziana era stata assassinato con sei colpi di pistola semiautomatica nel parcheggio dello stabile in cui viveva. Sul posto era rimasto il silenziatore, di fabbricazione artigianale. Trattandosi di una persona coperta da immunità diplomatica, le indagini furono da subito di competenza federale. L’impronta trovata sull silenziatore non venne tuttavia identificata nelle banche dati di 68 Paesi a cui era stata inviata tramite Interpol. Lo stesso accadde nel 2004, quando i progressi nelle analisi del DNA permisero di isolare (sempre analizzando il silenziatore) tre profili maschili e uno femminile, l’unico però qualitativamente idoneo. Nel 2009 si giunse così alla sospensione delle indagini.

Fu solo nel 2016, con l’entrata in funzione del nuovo sistema AFIS che usa algoritmi di rilevamento migliorati, che le medesime tracce poterono essere nuovamente analizzate. Venne così trovata la corrispondenza dell’impronta con quelle che erano state rilevate al cittadino italo-ivoriano per altri motivi nel 2011. L’uomo, residente in Francia, finì in carcerazione preventiva dall’ottobre del 2018 al maggio del 2020 e poi di nuovo nel dicembre del 2021, quando venne implicato anche in caso di stupro. Viene considerato l’esecutore materiale del delitto ed è accusato di assassinio, oltre che di una lunghissima serie di altri reati non tutti in relazione con quell’episodio.

Quanto alla donna - giudicata complice - risiede a Ginevra e ha trascorso a sua volta un periodo in detenzione preventiva alla fine del 2018.

03:50

Notiziario

Notiziario 16.08.2024, 14:00

Ti potrebbe interessare