L’ondata di contagi legata alla variante Omicron continua ad investire la Svizzera che negli ultimi tre giorni ha registrato il più alto numero di contagi dall’inizio della pandemia. In 72 ore sono stati 87'278 con un aumento di quasi il 30% rispetto ad una settimana fa.
Domani probabilmente si supereranno i 2 milioni di casi dall'inizio della pandemia su una popolazione di 8,7 milioni. Stamane (i dati pubblicati dall'Ufficio federale della sanità pubblica sono aggiornati attorno alle 8 ma vengono diffusi nel primo pomeriggio) si era a 1'966'600. La metà di tutti i contagi finora emersi sono stati registrati negli ultimi due mesi. Il 24 novembre il totale era di 984'234.
L'incidenza a 14 giorni ha raggiunto i 4'660 casi ogni 100'000 abitanti, una delle più alte di tutta Europa, dietro (escludendo i micro Stati) solo a Irlanda, Francia, Danimarca e Portogallo.
In crescita anche il numero delle ospedalizzazioni con 247 ricoveri e quello dei lutti provocati dal Covid con altri 35 decessi. Lunedì scorso erano stati 233 e 30.
Attualmente 1'904 persone si trovano ricoverate in relazione al Covid. I pazienti più gravi, quelli che necessitano di cure intensive, sono 230. Era da un anno, dalla seconda ondata, che in Svizzera i pazienti non raggiungevano un numero tanto elevato.
Nel corso delle ultime 72 ore sono stati trasmessi i risultati di 265'710 test. Il tasso di positività è del 32,9%, contro il 30,9% della scorsa settimana.
Il tasso di riproduzione, che ha un ritardo di una decina di giorni sugli altri dati, ora si attesta a 1,19 con un aumento rispetto ad alcuni giorni fa quando pareva essersi stabilizzato attorno a 1,08.
La variante Omicron rappresenta attorno all'88,5% dei casi. La Delta sarebbe ancora responsabile di circa il 11,2% delle infezioni.
In totale, il 68,11% degli svizzeri ha già ricevuto due dosi di vaccino. Fra la popolazione oltre i 12 anni, la quota sale al 77,49%. Inoltre, il 72,82% delle persone oltre i 65 anni e il 37,37% della popolazione ha ricevuto il cosiddetto booster.
La campagna vaccinale sta rallentando un po' in tutta la Svizzera, malgrado l'apertura dall'inizio dell'anno anche al'immunizzazione dei bambini dai 5 agli 11 anni. L'offerta stenta a decollare. Finora ne hanno approfittato 32'000 bambini, pari a una quota nazionale del 5,2%. Tale percentuale nasconde però importanti variazioni regionali. Il Ticino è al 2,6%, mentre i Grigioni al 3,63%. La quota più bassa di bambini vaccinati si registra al momento nella Svizzera occidentale, con meno del 2%. Il valore più basso (1,4%) si riferisce a Neuchâtel. All'altro estremo, stando ad una analisi di SRF basata sui dati aggiornati al 20 gennaio, ci sono i due cantoni di Basilea: 11,75% a Basilea Campagna e 12,8% a Basilea Città. A livello assoluto il maggior numero di vaccinazioni con il preparato pediatrico Pfizer è stato somministrato a Zurigo dove sono state eseguite 8'600 iniezioni ai bambini.
Omicron, segnali positivi
Telegiornale 18.01.2022, 21:00