L'Associazione per i popoli minacciati accusa la Metalor di Neuchâtel, una delle cinque raffinerie di oro svizzere, di carente diligenza nei suoi acquisti. Avrebbe comprato oro illegale dal Perù: l'APM è sicura che questo sia avvenuto in passato e ritiene molto probabile che accada ancora.
Malgrado l'azienda romanda abbia interrotto i rapporti con diversi fornitori, infatti, sono ancora tre quelli indagati dalle autorità peruviane. Il paese latinoamericano, uno dei maggiori produttori di metallo giallo del mondo, da alcuni anni combatte con maggiore vigore il commercio illecito, che va di pari passo con riciclaggio di denaro, lavoro forzato, evasione fiscale e problemi ambientali.
La replica
Metalor ha reagito alle critiche alla trasmissione Kassensturz della televisione svizzero-tedesca: "Conosciamo e verifichiamo ogni miniera", afferma, "inoltre conduciamo propri controlli con visite regolari sul posto". Dopo accuse analoghe, dieci anni fa aveva sospeso le importazioni dall'Uganda.
pon/ATS
RG 18.30 del 07.10.2015 L'approfondimento di Marzio Minoli
RSI Info 07.10.2015, 20:24
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