Gli ospedali sangallesi, che con 8’000 dipendenti costituiscono insieme il maggiore datore di lavoro della Svizzera orientale, hanno inviato 117 disdette del contratto di lavoro per fine novembre. I licenziamenti corrispondono a 81 posti di lavoro a tempo pieno, dei 440 di cui era stato annunciato il taglio a fine settembre. Gli altri 359 impieghi saranno eliminati attraverso le normali fluttuazioni nell’arco di cinque anni.
Nel comunicare la ristrutturazione, il presidente del Consiglio di amministrazione Stefan Kuhn aveva parlato allora di una situazione finanziaria “drammatica”. I rimborsi delle prestazioni non arrivano più a coprire i costi. La spesa va quindi ridotta di una sessantina di milioni, andando a toccare - così era stato detto - in particolare le funzioni amministrative e di supporto.
Oltre all’ospedale cantonale nel capoluogo, sono toccati dai risparmi quello di Linth e le sedi regionali di Rheintal, Werdenberg e Sarganserland da una parte e di Fürstenland e Toggenburgo dall’altra.

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