La riforma del secondo pilastro è quasi giunta al termine. Martedì il Consiglio nazionale si è allineato al Consiglio degli Stati nell'ottica di compensare la perdita delle prestazioni per le generazioni di transizione. Rimangono differenze tecniche ma intanto il dossier torna al Consiglio degli Stati.
La riforma della LPP prevede una riduzione del tasso di conversione. Il capitale accumulato da un pensionato durante la sua vita lavorativa si tradurrà in una pensione inferiore. Al centro della riforma sono stati proposti diversi modelli per compensare la perdita di prestazioni per le generazioni transitorie interessate.
Il modello della Camera dei cantoni è più generoso di quello della Camera del Popolo. Secondo quest'ultimo, la metà degli assicurati riceverà un indennizzo per 15 anni. Chi ha una pensione elevata, invece, non riceverà alcun sostegno aggiuntivo.
Concretamente, chi al momento del pensionamento ha un attivo pari o inferiore a 215'100 franchi avrà diritto all'intero supplemento, ossia 2'400 franchi all'anno per i primi cinque anni, 1'800 franchi per i cinque anni successivi e 1'200 franchi per gli ultimi cinque anni. Anche gli assicurati con un patrimonio compreso tra 215'100 e 430'200 franchi riceveranno un supplemento, che sarà graduato in modo decrescente in base al patrimonio.
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Notiziario 28.02.2023, 10:12