Il progetto Previdenza per la vecchiaia 2020 è necessario e va trattato in un unico "pacchetto". Lo ha deciso il Consiglio nazionale approvandone - tacitamente - l'entrata in materia e bocciando una proposta dell'UDC di scindere in tre la riforma e rinviare parte del dossier al Consiglio federale.
La Camera del popolo dovrà in particolare approvare la riduzione del tasso di conversione applicato agli averi del secondo pilastro dal 6,8% al 6%. Per compensare la diminuzione delle rendite che tale abbassamento comporterebbe sono previste tutta una serie di misure.
Fra le proposte vi è anche una riduzione della deduzione di coordinamento e la sua modulazione in base al grado di occupazione. Chi lavora a tempo parziale dovrebbe così riceverebbe una rendita più alta. Tali misure dovrebbero avvantaggiare soprattutto le donne.
Altra proposta della competente commissione che farà molto discutere è la possibilità di aumentare a 67 anni l'età di pensionamento dopo il 2030 qualora la copertura del Fondo AVS dovesse scendere sotto l'80%.
ATS/ludoC
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