Il Nazionale ritiene che i lavoratori vittime dell’amianto, ma non solo, dovrebbero poter disporre di un periodo di 20 anni per chiedere un risarcimento alla giustizia. Con 136 voti contro 59, la Camera del popolo ha sconfessato oggi, giovedì, sia il Consiglio federale, sia la maggioranza della commissione, che proponevano un termine massimo di 30 anni.
La consigliera federale Simonetta Sommaruga, invano, ha sostenuto: “quanto proposto dal Governo è un buon compromesso e una soluzione ragionevole per quelle persone che si ammalano di patologie che si manifestano tardi”.
La revisione dei termini di prescrizione per danni alle persone è diventata di stretta attualità dopo una sentenza della Corte europea dei diritti umani di Strasburgo, emessa lo scorso marzo, che ha dato ragione alla vedova e alle due figlie di un uomo rimasto vittima dell’amianto. Per i giudici europei, rifiutando la concessione di un indennizzo per avvenuta prescrizione, Berna aveva violato il diritto ad un processo equo.
ATS/bin
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