Il maltempo degli ultimi giorni, soprattutto in Vallese, ha portato in alcuni casi all’interruzione della corrente elettrica. Un problema che ne porta con sé un altro: senza alimentazione, infatti si è spenta anche la rete di telefonia mobile. Le antenne - in casi di emergenza - hanno infatti un’autonomia di un’ora soltanto . Una durata insufficiente, che ora si vuole prolungare.
Nella Mattertal, per esempio, dopo l’interruzione della corrente elettrica, mentre la popolazione delle valli resisteva, le antenne dei telefoni cellulari hanno ceduto, appunto, dopo appena un’ora. La “colpa” è delle batterie installate nelle antenne, che possono fornire energia solo per 60 minuti. Secondo Swisscom, la situazione è destinata a cambiare: “Questo aspetto è stato discusso lo scorso autunno dal DATEC. Attualmente si sta lavorando per aumentare l’autonomia delle antenne da un’ora a 4 ore”, ha spiegato Armin Schaedeli, portavoce Swisscom, alle telecamere del Telegiornale della RSI.
Con l’attuale tecnologia delle batterie non è al momento possibile fare di più. Per poter prolungare ulteriormente l’autonomia sarebbero necessari generatori alimentati diesel, soluzione che però ha ostacoli tecnici e logistici. “Non basta il gruppo elettrogeno alimentato con il diesel, servono persone sul posto in grado di farlo funzionare. Inoltre, è necessario rifornire il generatore di carburante ogni 4-6 ore circa. Questo comporta un certo sforzo logistico”, spiega il portavoce.
In caso di maltempo, la rete mobile è importante per allertare la popolazione. Dallo scorso luglio, per dare gli allarmi, l’Ufficio federale della protezione civile si affida a una strategia multicanale. Allerte via sirena, radio o tramite più punti di incontro per le emergenze nei cantoni. Si punta però soprattutto sull’app Alertswiss che segnala i pericoli via cellulare. Messaggi che si ricevono o via app, oppure via messaggi di testo inviati anche ai cellulari che non hanno installato l’app. Ma come fare se la rete cellulare è interrotta? “Siamo consapevoli del problema. Se c’è un’interruzione, cerchiamo naturalmente di mantenere le antenne in funzione il più a lungo possibile. È una sfida e stiamo ancora dialogando con il governo federale”, spiega Schaedeli.