Simonetta Sommaruga e Guy Parmelin durante il loro mandato hanno dovuto rivolgersi alla popolazione soprattutto per chiedere nuovi sacrifici. Sarà Ignazio Cassis - chiamato oggi, mercoledì, a dirigere la sua prima seduta governativa - il presidente della Confederazione del passaggio alla nuova normalità dopo la pandemia? "Temo che questo sogno lo abbiano già avuto i miei due predecessori. Naturalmente continueremo ad averlo, anche io l'ho. D'altra parte bisogna essere molto prudenti, impareremo a convivere con questo virus e a proteggerci dal virus, ma il virus non ci lascerà e resterà con noi, magari in forma ulteriormente mutata", ha risposto il consigliere federale ticinese al microfono della RSI, cogliendo l'occasione per raccomandare a tutti di vaccinarsi e procedere al richiamo.
RG 07.00 del 12.01.2022 L'intervista di Mattia Serena a Ignazio Cassis
RSI Info 12.01.2022, 07:59
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E riguardo agli accenti che nel suo nuovo ruolo potrà mettere nella politica federale, Cassis ha ricordato un detto che circola a Palazzo: "Se vuoi neutralizzare un politico, mettilo a fare il presidente". Questo perché il suo compito è quello di "condurre una discussione anche accesa verso risultati consensuali", che in Svizzera vuol dire "compromesso, perché questa è la nostra cultura".
Il presidente può quindi "mettere poco di sé stesso". Dove invece "ha più margine di manovra è nella definizione dell'ordine del giorno e lì c'è la possibilità di mettere degli accenti. Lo farò come lo hanno fatto i miei predecessori", ha spiegato, "sempre in modo trasparente".